GART-MP SRL


     
 

Evoluzione tecnica BMB

   
La BMB ha proposto sin dall'inizio della sua produzione macchine con caratteristiche di progetto innovative.
Queste soluzioni volute dalla direzione tecnica hanno caratterizzato i modelli BMB fin dai primi anni.

Vogliamo di seguito ricordare le caratteristiche più salienti che il più delle volte sono state fonte di ispirazione anche per la concorrenza.

pressa

1968

quadro di controllo con sinottico a spie luminose che descrivono la fase del ciclo space
sinottico

1968

ginocchiera parallela per evitare flessioni, boccole di acciaio al cromo molbdeno con lubrificatori esterni per avere spinotti pieni, supporti di sostegno del piano mobile, cave e fori filettati per fissare gli stampi space

1969

accumulatori di serie su tutti i modelli che governano tutti i movimenti permettendo movimenti rapidi ed evitando colpi d'ariete per bruschi cambiamenti di velicità.  space

1970

per evitare l'utilizzo dei relè nel comando delle sequenze dei movimentio, viene utilizzato il sistema Prologic 1 della C.G.E. composti di blocchetti statici (a transistori annegati in resina) che implementano porte NOR, Temporizzatori, Memorie statiche e  Comandi statici delle elettrovalvole (a 110V ac) e permettono un completo comando elettronico. space
prologic 1

1972

viene studiato un dispositivo con una terza piastra salvastampo sul piano fisso per avere estrema sensibilità di protezione dello stampo: 4 pistoncini a bassa pressione mantengono lo stampo staccato dal piano mobile quando lo stampo è aperto; se durante la chiusura lo stampo si avvicina al piano fisso prima che la ginocchiera sia distesa, allora entra in funzione  una apertura d'emergenza.   space

1973

viene studiato per la Olivetti di Ivrea un comando binario a Contraves sul pannello di controllo che permette la regolazione a gradini della pressione e della velocità grazie a 5 elettrovalvole che sezionano altrettanti regolatori manuali fissi tarati l'uno la metà dell'altro secondo l'impostazione del Contraves.   space

1978

per agevolare l'ispezione della vite di plastificazione il gruppo di iniezione viene posizionato su una slitta rotante, con regolazione del cilindro di plastificazione non solo in altezza ma anche laterale; sul modelli più grandi la rotazione viene comandata oleodinamicamente.
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1980

l'armadio elettrico di potenza viene modificato nelle dimensioni e portato a bordo macchina all'interno dei limi di ingombro della pressa. space

1980

viene progettato un impianto oleodinamico rivoluzionario, a valvole propozionali comandate dal computer; è la nascita delle presse moderne; tutti i concorrenti si adegueranno.
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1980

una rivoluzione epocale: per la prima volta viene impiegato un computer con video per tutte le impostazioni della pressa, temperature, pressioni, velocità, tempi, sequenze e con la possibilità di impostare i profili di iniezione. Il computer viene costruito nel reparto elettronico della BMB (che si chiamerà in seguito RBZ) e si basa su un Rockwell 6501. Alla fiera di Milano del 1980 la BMB è l'unico costruttore a presentare il computer con il video su 3 presse rivoluzionarie: la serie MC. 
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1980

vengono utilizzati accumulatori inferiori a 25 litri per semplificare gli oneri di manutenzione
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1980

tutte le colonne delle ginocchiere vengono filettate con una rullatrice e freddo fatta costruire espressamente per BMB da un fabbricante estero
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1982

viene realizzata la prima serie di macchine veloci serie MC Per l'Imballaggio. Si tratta di una macchina caratterizzata da 3 elementi:
velocità
precisione
robustezza.
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1990

viene realizzata inizialmente su presse di medie e grandi dimensioni una nuova ginocchiera che viene brevettata in 7 diverse configurazioni: viene chiamata KW. Permette corse maggiori, la tenuta di chiusura nel centro dello stampo, una corsa più veloce e più dolce nei movimenti, il piano mobile ha una doppia guida che permette l'utilizzo di stampi molto pesanti. 
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1996

con le innovazioni legate al progetto della serie KW è possibile realizzare una serie di presse super veloci: le KW Pi
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2000

Viene presentata la nuova serie di presse piccole con una ginocchiera MZ per chiusura fina a 175 tons. La ginocchiera è ruotata di 45 gradi in modo da poter ridurre le colonne a 2 aumentando lo spazio sui piani a disposizione dello stampo e di automazioni montate sopra il piano fisso che possono far uscire i pezzi lateralmente. 
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2002

Viene realizzata la prima macchina elettrica KW per lo stampaggio veloce
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2005

La gamma delle presse elettriche veloci viene ampliata da 100 tons a 450 tons
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